Descrizione
Questa immagine NFT rappresenta un momento sospeso tra passato e futuro, tra le radici profonde della tradizione e lo sguardo rivolto all’innovazione, ambientato in una vigna di Orgosolo, nel cuore della Barbagia sarda. Sotto un cielo che si accende di colori caldi e pennellate che ricordano le atmosfere dei murales orgolesi, un coltivatore e una donna in abiti tipici sardi si incontrano tra i filari di una delle zone vitivinicole più rinomate e autentiche della Sardegna.
Orgosolo non è solo famosa per i suoi murales, che raccontano storie di resistenza, cultura e identità, ma anche per la sua vocazione agricola e vitivinicola. Qui, sulle pendici del Supramonte, la coltivazione della vite è una tradizione millenaria, custodita e tramandata di generazione in generazione. Le vigne di Orgosolo sono caratterizzate da piccoli appezzamenti, spesso coltivati ad alberello o a cordone speronato, dove il Cannonau – vitigno simbolo della Sardegna – trova il suo habitat ideale grazie ai suoli granitici, alle altitudini comprese tra i 300 e i 700 metri e a un microclima unico, fatto di forti escursioni termiche e brezze costanti.
Il coltivatore, figura centrale della comunità orgolese, è custode di saperi antichi: dalla selezione delle gemme migliori alla potatura, dalla raccolta manuale delle uve alla vinificazione secondo metodi artigianali e biologici. La donna, con il suo abito tradizionale, simboleggia il legame con la cultura locale e il ruolo fondamentale della famiglia nella gestione delle vigne e nella conservazione delle tradizioni. Il loro incontro tra i filari è il simbolo di un passaggio di testimone, di una continuità che permette a Orgosolo di essere oggi uno dei baluardi della viticoltura sostenibile e di qualità in Sardegna.
Le Cantine di Orgosolo, nate dall’unione di piccoli produttori locali, hanno scelto di puntare sulla qualità e sulla tipicità, con rese bassissime per ettaro (35-40 quintali, molto inferiori ai limiti consentiti), selezione delle migliori uve e vinificazioni che rispettano la biodiversità e la fertilità del suolo. Il Cannonau, protagonista assoluto, viene spesso vinificato in purezza, dando vita a vini come il Luna Vona, il Soroi, l’Urùlu e il Neale: rossi intensi, complessi, con profumi di frutti di bosco, erbe selvatiche, spezie e una struttura che racconta la forza della terra da cui provengono.
Le fermentazioni sono spesso spontanee, con lieviti autoctoni, e l’affinamento avviene in botti di castagno o rovere, per esaltare le caratteristiche organolettiche delle uve e mantenere un forte legame con la tradizione.
Non meno importante è l’attenzione all’ambiente: molte aziende di Orgosolo praticano l’agricoltura biologica o biodinamica, seminando leguminose tra i filari per arricchire il terreno e rinunciando all’uso di concimi chimici o pesticidi.
Questo approccio sostenibile si riflette nella qualità dei vini, che sono espressione autentica del territorio e della sua gente.
L’immagine NFT racchiude tutto questo: la forza e la dignità del coltivatore, la grazia e la fierezza della donna sarda, la luce che filtra tra le foglie della vigna, il paesaggio maestoso del Supramonte sullo sfondo. È un omaggio alla Sardegna più vera, quella che resiste alle mode passeggere e continua a produrre vini che sono il frutto di una storia, di una cultura e di una passione senza tempo.
Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.